Uscire dal mercato per alloggiare un miliardo di persone
(AMA, Tunisi, 28 marzo 2013)
Relatori
Cesare Ottolini
: presentazione degli obiettivi dell’incontro
Pascale Thys
: presentazione del Mappamondo urbano e sua relazione con le proposte
Paul Maquet Ma
kedonski
: presentazione dell’iniziativa latinoamericana sulla formulazione di proposte alternative concordate e participative di case popolari.
Jules Dumas
: esperienza cooperativa in Camerun
Antonhy Prashant
: esperienza in India
Cristina Almazán
: esperienza in Messico
Riassunto delle proposte
1. L’obiettivo è organizzare il lavoro per avanzare proposte unitarie e partecipative, a cominciare dalle organizzazioni, per alloggiare un miliardo di persone in tutto il mondo nei prossimi anni.
2. Per riuscirci è necessario avere a disposizione strumenti che aiutino il lavoro. In questo senso, uno strumento molto importante è il Mappamondo dell’habitat urbano che organizza le informazioni e offre una diagnosi dettagliata dei problemi, delle politiche, del quadro legale, delle proposte e dei protagonisti.
3. Nel caso dell’America Latina e dei Caraibi i movimenti organizzati, cos¡ come le reti internazionali, si stanno unendo in ciascun paese per realizzare diagnosi nazionali e formulare proposte alternative per la casa, diverse dalle ricette neoliberali del BID (Banco Interamericano de Desarrollo ). Si tratta di offrire una serie di alternative in accordo con le esigenze di ciascuna realtà e di presentarle ai governi nazionali e negli spazi ufficiali di coordinamento regionale; di aiutare a creare coscienza in ogni paese; di fare pressione sui governi per costringerli ad attuare cambiamenti nelle politiche pubbliche.
4. Come riferimento per questo lavoro abbiamo concordato alcuni punti chiave:
a) Integrare la lotta contro gli sfratti con proposte in positivo su come affrontare il problema della casa.
b) Nonostante le grandi differenze che possono esserci in ciascun paese, i problemi hanno origini comuni e le politiche si basano sugli stessi principi neoliberali: la casa è concepita come una mercanzia, come una “leva per la crescita”, come un problema individuale.
- Pertanto la soluzione sarà affermare principi comuni differenti: porci come obiettivo alloggiare dignitosamente un miliardo di persone; affermare la cooperazione e la solidarietà invece della competizione e il guadagno, e la casa come un diritto umano; concepire la casa come un fenomeno complesso e diverso; porre le basi per la soluzione del problema abitativo a partire dagli abitanti e dalla loro organizzazione, dall’analisi della realtà concreta e nel rispetto delle specifiche particolarità.
- Da questa prospettiva, progettiamo la territorializzazione delle soluzioni e l’implementazione di piani d’azione locale per la terra, l’habitat, la casa e la città.
- Per l’implementazione di queste politiche alternative si devono cercare meccanismi finanziari adeguati che includano il debito estero e forme di gestione adeguate in base a ciascuna realtà.
- Durante il dibattito sono state esposte le esperienze di Africa, Asia, America Latina e dei Caraibi, sia le forme cooperative che autogestionarie, a dimostrazione della varietà di alternative che abbiamo a disposizione.
- È stato proposto, inoltre, che l’iniziativa latinoamericana dialoghi e sia replicata in altre regioni al fine di presentare un fronte unito di lotta e di proposte che possano contrastare le politiche neoliberali sulla casa, oggi predominanti a livello globale.
Riferimenti geografici
I(le) Traduttori(trici) Volontari(e) per il diritto alla casa senza frontiere dell’IAI che hanno collaborato con la traduzione di questo testo sono: