Giornate Mondiali Sfratti Zero 2006
Avvio anticipato e conclusione oltre la fine del mese di ottobre per le Giornate Mondiali Sfratti Zero 2006 indette dall'Alleanza Internazionale degli Abitanti.
Si comincia infatti il 30 settembre con l'iniziativa del Movimento degli abitanti dei dormitori della Federazione Russa, creato nel corso del Foro Sociale Russo , in lotta contro gli sfratti causati dalle privatizzazioni, per continuare durante le settimane successive con decine di iniziative in moltissimi paesi di tutti i continenti. Tra queste, la costituzione del Sistema di allerta anti sfratto in America latina e Caraibi, il rilancio della trattativa per la trasformazione del debito del Kenya con l'Italia in politiche per il miglioramento degli slum, le iniziative in occasione dell’ncontro dei ministri europei dell'alloggio (Barcellona, 16-17 ottobre 2006) .
Il tema scelto “Sfratti zero per il diritto alla casa, attrattore di dignità e sicurezza” rilancia l'essenza della questione urbana, cioé l'esigenza della sicurezza abitativa come base su cui costruire città umane.
Mentre il tema proposto da UN-Habitat, “Città attrattrici di speranza” per la tradizionale Giornata Mondiale dell'Habitat
, afferma una visione ottimistica, peraltro sconfitta dal fallimento degli Obbiettivi del Millennio, le Giornate Mondiali Sfratti Zero rilanciano con forza le proposte e le proteste delle organizzazioni sociali: basta con le demolizioni e gli sgomberi, esigiamo la sicurezza abitativa perché vogliamo essere i costruttori delle nostre città, rivendichiamo la supremazia delle istituzioni pubbliche locali, nazionali e internazionali per far valere il diritto alla casa e alla città sopra le logiche di mercato e discriminatorie.
Rivendicazioni forti, indispensabili per far fronte alle quotidiane denunce di sfratti, demolizioni e sgomberi minacciati e attuati in tutti i continenti, nei paesi ricchi e in quelli poveri che arrivano al Sistema di Allerta Solidale dell'Alleanza Internazionale degli Abitanti e all'Advisory Group on Forced Evictions di UN-Habitat
. Si tratta di una situazione gravissima, che riguarda il 15% della popolazione mondiale ed è causata da investimenti stranieri nei paesi indebitati, privatizzazioni del settore e liberalizzazione del mercato immobiliare, pulizie etniche, occupazioni e guerre, speculazioni umane sui disastri naturali. E, mentre l’Obbiettivo n. 11 dei MDG delle Nazioni Unite stabilisce che devono essere migliorate le condizioni abitative di 100 milioni di persone entro il 2020, è realistico prevedere che, invece, ci saranno 700 milioni di baraccati in più.
Sfratti zero per il diritto alla città
Perciò, senza une decisa indicazione, Sfratti zero appunto, stante il peso della globalizzazione neoliberale sulle città e la debolezza del sistema delle Nazioni Unite, anche questo obbiettivo minimo rischia di essere velleitario, così come è stato evidenziato durante il recente Foro Urbano Mondiale di Vancouver
.
Perciò centinaia di associazioni e movimenti sociali urbani, con l'appoggio IAI, stanno reagendo con la forza della solidarietà: a Nairobi, in Francia, nello Zimbabwe, nella Repubblica Domenicana, in Italia, in Perù, nel Regno Unito, in Brasile, in India, in Argentina, negli Stati Uniti, in Egitto, in Bangladesh, in Palestina, in Colombia, in Mali, in Messico, in Uruguay, nella Federazione Russa, in Ungheria, in Spagna, in Senegal, in Belgio e in moltissimi altri paesi. Questi movimenti sostengono il diritto degli abitanti, i veri costruttori urbani del presente e del futuro, di vivere in pace, sicurezza e dignità e a un costo sopportabile nei luoghi che hanno scelto.
Questa è la base forte della Campagna Sfratti Zero
lanciata dall’International Alliance of Inhabitants e diventata ormai un punto di riferimento e uno strumento di confronto unitario dei movimenti sociali urbani in tutto il mondo: seminari, incontri, campagne, a partire dalle associazioni di base, coinvolgendo anche le istituzioni locali e le Nazioni Unite, e conquistando risultati importanti.
Sfratti zero, catalizzatore di mobilitazioni unitarie
Preparate dai dibattiti svolti nei vari Fori Sociali (Mondiale policentrico, Europeo, Caraibi, Migrazioni, Russo)
al Foro Urbano Mondiale e ad Africities, nonché da altre dinamiche regionali (Stati generali per la casa e la città
, Commissione Verità negli USA
) e da moltissime iniziative territoriali, le Giornate 2006 si caratterizzano per la capacità di catalizzare attenzione e solidarietà.
Importantissime la dichiarazione congiunta di IAI e Internaitonal Union of Tenants, storica organizzazione degli inquilini che ha deciso di dedicare la Giornata Mondiale degli Inquilini “Stop agli sfratti ingiusti! Stop agli sgomberi disumani!”, l'appello sottoscritto da IAI, No-Vox e HIC durante il FSE di Atene
, e la dichiarazione di HIC contro le privatizzazioni e gli sgomberi in occasione della Giornata mondiale dell'habitat.
Si tratta di una convergenza che fa ben sperare nella costruzione di un fronte comune capace di proporre con forza politiche abitative ed urbane basate sui diritti umani.
Prossime tappe
L'avvio di nuove Campagne sfratti zero, il Foro Sociale Mondiale (Nairobi, 20-25 gennaio 2007), durante il quale IAI proporrà il rafforzamento del Sistema d'allerta globale contro gli sfratti e per il diritto alla casa, la collaborazione con gli enti locali e i governi solidali disposti a sostenere politiche di “sfratto zero”, l'organizzazione dell'Assemblea Mondiale degli Abitanti.